Loader

La dieta vegana (vegan)

By : | Commenti disabilitati su La dieta vegana (vegan) | On : Febbraio 28, 2016 | Category : La dieta vegana (vegan)

La dieta vegana (vegan) - la cucina pugliese

Nel mio articolo pubblicato “La cucina tra tradizione e modernità” ho parlato di come la cucina, nel corso degli anni, ha sviluppato delle innovazioni nel campo delle tecnologie alimentari grazie allo sviluppo economico.

Ciò ha portato ad ampliare i diversi metodi di preparazione culinaria! Per questo ho elencato le varie cucine (come la cucina vegana, la cucina vegetariana, la cucina crudista, la cucina macrobiotica) e spiegato ciò che riguardano..tranne un argomento.

Ogni tipo di alimentazione è importante e andrebbe approfondita ma…oggi, in questo articolo, voglio affrontare con voi parlando dell’alimentazione vegana e quindi analizzare l’argomento lasciato sospeso precedentemente.

˙·٠•●♥ Ƹ̵̡Ӝ̵̨̄Ʒ ♥●•٠·˙

Il filosofo Feuerbach asseriva:

Noi siamo quello che mangiamo”.

In Italia sono circa 6 milioni persone che scelgono di eliminare le fonti alimentari di origine animale dalla loro dieta.

Si registra una maggiore tendenza delle donne a diventare vegane che sono più spinte a mettere in atto un cambiamento nella propria vita, a mettere in discussione le abitudini e i costumi alimentari consolidati dalla cultura in cui è inserita.

Spesso questa scelta viene intrapresa per la voglia di sperimentare, infatti su vegani e vegetariani si è scritto e detto tantissimo, senza però dedicare sufficiente attenzione alle valenze psicologiche che ci sono dietro a queste scelte.

L’etica e la non violenza, il rispetto dell’ambiente e la consapevolezza di ciò che si acquista e si mangia. Sono tante le motivazioni e le riflessioni che ruotano intorno alla scelta alimentare vegetariana e vegana.

Alla base della dieta vegana è quindi presente un forte rispetto verso tutte le forme di vita viventi, che estende il “diritto alla vita” anche verso le creature del mondo animale. Per ultime ma non meno importanti, le motivazioni salutistiche; la dieta vegana si avvale di una scelta alimentare orientata totalmente sui prodotti di origine vegetale e pertanto prescinde da ogni rischio legato ai cibi derivanti dagli animali.

Il medico statunitense Mc Dougall propone un regime alimentare ispirato alla dieta vegana per combattere molte delle patologie contemporanee riconducibili ad una nutrizione scorretta o poco equilibrata; trattasi di uno schema dietetico ipocalorico ad elevatissimo contenuto in fibre, caratterizzato dall’apporto di:

  • 75-87% di carboidrati

  • 6-15% di proteine (dal valore biologico compensato tra cereali e legumi)

  • 5-10% di lipidi  (contenuti negli alimenti vegetali)

Anche i medici Mark e Virginia Messina sostengono il salutismo indotto dalla dieta vegana; essi affermano che il rischio cardiovascolare può essere ridotto notevolmente abbattendo la quota di grassi apportati con l’alimentazione. I due medici consigliano quindi di discriminare totalmente gli alimenti di origine animale ma anche tutti gli alimenti di origine vegetale oleosi (frutta secca, olive) o comunque grassi (come il tofu).
Sia chiaro che un regime alimentare simile è assolutamente in disequilibrio con le reali necessità dell’essere umano, quindi potenzialmente dannoso nel lungo termine.

L’apporto di cobalamina (vit. B12), di calciferolo (vit. D), acidi grassi essenziali appartenenti alla famiglia omega 3 e verosimilmente calcio e ferro, risulta spesso molto scarso e si dovrebbe integrare, in modo intelligente, utilizzando prodotti integrativi specifici.

Devo anche dire che la dieta vegana, generalmente, tende a far consumare quantità eccessive di fibra alimentare e chelanti (ossalati e fitati), favorendo il malassorbimento dei pochi principi nutritivi introdotti; il rischio cardio-vascolare associato alla dieta vegana è senz’altro minore rispetto ad una dieta tradizionale contenente grassi animali saturi e colesterolo, ma ciò non toglie che tutte le altre carenze del caso aumentino significativamente il rischio altre complicanze nutrizionali; tra queste ricordiamo: osteoporosi, anemia perniciosa, anemia sideropenia, neuropatie e spina bifida nel feto.

In conclusione, la dieta vegana, se ben fatta e seguita, rappresenta un modo estremo di nutrirsi derivato dal vegetarianesimo. Raccoglie di certo ottime motivazioni e giustificazioni, ma, come tutte le cose, deve essere bilanciata e adattata alle esigenze della persona per evitare che si verifichino squilibri nutrizionali e deviazioni dalla corretta alimentazione. 

 

Come per ogni filosofia o possibile tendenza, che abbia a che fare con il cibo, l’attenzione è importante. Come è importante documentarsi prima di fare una scelta e chiedere sempre il consiglio di un esperto!!

 

Share This Post!
Read more
error: Contenuto protetto da copyright !!