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Allergie primaverili: bronchi e milza

By : | Commenti disabilitati su Allergie primaverili: bronchi e milza | On : Marzo 24, 2016 | Category : Allergie primaverili: bronchi e milza

Allergie primaverili - la cucina pugliese

Marzo è un mese ricco di vita, ma anche di insidie. Dietro l’allungarsi delle giornata, dietro la bellezza della primavera che si fa sempre più desiderare…si nasconde il rischio tipico del cambio di stagione: le allergie!

E’ giusto, allora, prestare attenzione agli organi e ai tessuti che sono maggiormente bersaglio di queste insidie, come l’albero respiratorio e, in particolare, la mucosa bronchiale, ma non bisogna dimenticare che il nostro corpo è fatto anche di parti più silenziose che fanno un lavoro oscuro, non spettacolare ma altrettanto importante e che proprio a Marzo possono andare incontro a un affaticamento, con conseguenze per lo stato energetico dell’intera persona: la milza!

 

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Parliamo dei Bronchi!

I bronchi costituiscono un punto particolare dell’albero respiratorio: originano dalla biforcazione della trachea e sono deputati a condurre l’aria in entrata e in uscita, ognuno in un polmone. Si può dire che i bronchi siano un “luogo di incontro” tra l’esterno e l’interno del corpo: la mucosa che li riveste incontra l’aria che proviene dall’esterno, in parte filtrata dal naso e in parte non filtrata dalla bocca, e quindi incontra  gli allergeni (i pollini) che iniziano in questo periodo a diffondersi nell’aria.

Nei soggetti allergici essi sono dunque uno dei luoghi più colpiti. Per questo motivo è fondamentale prevenire il disagio dei bronchi, rinforzando le difese ma anche modulando il sistema immunitario con rimedi naturali che sappiano calibrare il problema.

I rimedi naturali per i bronchi li possiamo trovare con l‘INFUSO DI ALTEA E L’OLIO ESSENZIALE DI ISSOPO.

  • L’altea (Althaea officinalis) è una pianta della famiglia delle Malvaceae.

     Gli estratti della radice di altea contengono amido, pectine, mucillagine, zuccheri, grassi e tannini. In particolare le mucillagini conferiscono alla pianta proprietà emollienti, lenitive e protettive delle membrane della mucosa. Per questa ragione è indicata nel trattamento di tutte le forme di infiammazione.

Modalità d’uso

DECOTTO: 1 cucchiaio raso di altea radice, 1 tazza d’acqua 
Versare la radice sminuzzata nell’acqua fredda, accendere il fuoco e portare a ebollizione. Far bollire qualche minuto e spegnere il fuoco. Coprire e lasciare in infusione per 10 min. Filtrare l’infuso e berlo dopo i pasti per usufruire dell’azione antinfiammatoria e protettiva delle mucose

Controindicazioni

La mucillagine di questa pianta ha evidenziato forte attività ipoglicemica, quindi è controindicata ai soggetti in trattamento con insulina o ipoglicemizzanti orali, perché può ridurre ulteriormente i livelli glicemici.

  • L’olio essenziale di issopo è ricavato dalla Hyssopus officinalis, una pianta della famiglia delle Lamiaceae. Conosciuto per le sue numerose proprietà, svolge un’azione balsamica ed espettorante, utile contro tosse, asma e raffreddore. Poche goce di issopo ci proteggono dalle allergie!

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La milza è collocata nella parte alta del fianco sinistro, accolta nella parte bassa del torace.

Qui essa svolge un doppio, importante lavoro. Il primo si chiama “emocateresi“, e consiste in un filtraggio del sangue che salva e rimanda in circolo i globuli rossi ancora tonici mentre trattiene e distrugge quelli anziani o danneggiati. In questo modo rende il sangue giovane ed efficiente. Il secondo lavoro è quello di essere una specie di enorme linfonodo che contiene circa il 20-25% dei linfociti (un importante tipo di globuli bianci) presenti del corpo: linfociti che possono essere attivati e immessi in circolo in caso di necessità, come riserva nei momenti di difficoltà. 

La milza ha dunque un ruolo importante e di aiuto e le cure per la milza le possiamo trovare nei PISELLI e CARDAMOMO.

  • I Piselli sono i frutti dell’omonima pianta pisum sativum e appartengono alla famiglia delle fabacee. Si tratta di un legume molto antico che risale a circa 5000 anni fa. Sono ricchi di zucchero e infatti hanno un gusto molto dolce se consumati freschi. Quando invece si consumano secchi il gusto dolce si attenua. Esistono molti specie di piselli, tra cui ricordiamo i nanai, i mezza rama, i rampicanti e i mangiatutto.

    Ricchi di vitamine C, acido folico e vitamina B6 i piselli sono alleati dell’apparato cardiocircolatorio e aiutano a mantenere bassi i livelli di colesterolo. I piselli contengono anche molto potassio che fa bene ai muscoli e li rende diuretici. 

Controindicazioni

Anche i piselli presentano alcune controindicazioni: sono fonte di purine, di conseguenza sono sconsigliati per gli iperuricemici e per i malati di gotta
In generale, è sconsigliato il consumo di piselli crudi poiché questi legumi contengono fattori antidigestivi, distrutti durante la cottura.

  • Cardamomo  indica un’insieme di spezie ricavate da piante tropicali appartenenti alla famiglia delle Zingiberaceae. Utilizzato per la cura di mal di denti, raffreddore e per problemi di digestione, ha un sapore leggermente piccante e fruttato perfetto per aromatizzare diversi piatti.

    Un infuso a base di cardamomo è un vero toccasana contro il raffreddore e libera immediatamente le vie respiratorie combattendo al contempo la stanchezza che tipicamente accompagna gli stati influenzali.

    Modalità d’uso

    Il Cardamomo è da considerarsi una spezia e come tale deve essere dosata. Nelle ricette siamo abituati al “q.b.”-quanto basta e si sposa molto con il gusto personale.
    In infuso: un cucchiaino di semi per una tazza d’acqua, da assumere mezz’ora dopo i pasti per sfruttarne l’azione stomachica.
    In olio essenziale per fumigazioni: 3-5 gocce in acqua bollente

    Controindicazioni

    Il Cardamomo è un rimedio molto ben tollerato con pochissime controindicazioni. L’unica avvertenza da segnalare è indirizzata a coloro che presentano calcolosi della colecisti: potrebbe sollecitarne la motilità con conseguenti dolori addominali o addirittura coliche.

    Sono state rilevate interazioni con farmaci antiaggreganti, come l’aspirina, quindi è bene non farne assunzione qualora si sia sottoposti ad una terapia farmacologica di questo genere.

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